Legge Gelli: viene introdotto il Garante per il diritto alla salute
Il Garante per il diritto alla salute è una nuova figura che servirà a supportare i cittadini: in caso di malfunzionamenti del sistema sanitario, sarà proprio il Garante a raccogliere le segnalazioni.
Questo è un primo passo verso un vero e proprio tentativo di velocizzazione del sistema di monitoraggio dei livelli di assistenza.
Il secondo passo è dato dall’istituzione dei Centri per la gestione del rischio sanitario e della sicurezza del paziente, che si occuperanno di raccogliere dati e informazioni a livello regionale: la frequenza di eventi negativi, tempistiche di risoluzione, costi dei contenziosi e simili.
Da qui, i dati passeranno all’Osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanità che si occuperà di monitorare costantemente l’attività del Sistema Sanitario Nazionale e di fornire una costante formazione al personale sanitario.
L’RC professionale al tempo della Legge Gelli
Cosa succede ai medici con questo nuovo DDL?
Il medico che causa un danno al paziente a causa di imperizia NON è punibile penalmente nel caso abbia svolto tutte le norme e procedure attinenti al caso e abbia rispettato le buone pratiche assistenziali.
La mancata abilità o incuria del medico verrà, invece, punita nei casi di colpa gravi.
In questi casi specifici, inoltre, qualora venga dimostrato che il medico ha seguito tutte le linee e le norme come definite e pubblicate dalla legge, ci sarà un alleggerimento della responsabilità professionale dei medici.
Si tratta di un passaggio interessante che va in una direzione specifica: la diminuzione delle pratiche della così detta “medicina difensiva” (ovvero trovare soluzioni alternative a interventi chirurgici rischiosi per evitare situazioni potenzialmente rischiose).
Con questo nuovo assetto, quindi, il medico andrà a trovarsi in una posizione scomoda in casi di lesioni gravi e di omicidio colposo.
Con La Legge Gelli l’RC diventa extracontrattuale
La grande rivoluzione della legge Gelli è l’aver reso extracontrattuale l’RC professionale di medici e infermieri delle strutture pubbliche. Messa in termini più semplici, vuol dire che sta al paziente dimostrare l’errore e la scarsa preparazione di chi lo ha assistito.
ASL e ospedali, invece, continueranno ad avere RC contrattuali e saranno loro a dover dimostrare di non essere colpevoli in caso di contenzioso.
Perché questa misura?
Perché nel caso il paziente voglia rifarsi economicamente su chi gli ha arrecato danno, andrà a rifarsi sul soggetto economicamente più solido, ovvero la struttura ospedaliera.
Per i liberi professionisti, invece, la responsabilità resta di tipo contrattuale.
Novità sui contenziosi
Con la Legge Gelli viene introdotta anche un’interessante novità per i contenziosi: diventa obbligatorio un primo (e unico) tentativo di conciliazione a cui devono presenziare entrambe le parti (assicurazioni incluse).
Tutto sarà gestito da un consulente tecnico che, in base ai dati delle perizie, stabilirà i termini della conciliazione.
La Legge Gelli cambia anche le vie per il risarcimento
Un ulteriore tentativo di risoluzione del contenzioso senza passare per vie legali è quello di rendere obbligatorio provare una conciliazione stragiudiziale.
In questo modo la Legge rende più rapidi i risarcimenti e, soprattutto, obbliga tutte le strutture a stipulare polizze assicurative per proteggersi dai potenziali danni.
Insomma, le cose sono cambiate nel mondo assicurativo e il tempo per adeguarsi è ormai scaduto.
Se vuoi saperne di più o hai bisogno di qualche chiarimento, qui puoi trovare il testo integrale della legge, oppure puoi chiedere una consulenza al nostro team.